
Il libro Cecità di José Saramago è un capolavoro della letteratura contemporanea che merita di essere letto e apprezzato da tutti gli appassionati di libri.
La trama del libro si svolge in una città anonima di un paese occidentale, dove un uomo, mentre si trova in macchina, improvvisamente diventa cieco. La cecità si diffonde rapidamente, fino a colpire la maggior parte della popolazione e il governo decide di isolare tutti i ciechi in un ospedale abbandonato.
Il libro racconta la storia di come la società reagisce alla cecità, come i ciechi cercano di sopravvivere e come le relazioni umane cambiano in una situazione di emergenza. Il racconto è intenso, drammatico e a tratti agghiacciante.
Saramago ci offre una riflessione sulla condizione umana, sulla fragilità dell’essere umano e sulla nostra capacità di adattarsi alle situazioni più difficili. Il libro è una critica alla società moderna, alla sua superficialità e individualismo, e ci invita a riflettere sul valore della solidarietà e della collaborazione.
La scrittura di Saramago è unica, il suo utilizzo di punteggiatura e la sua capacità di creare una narrazione fluida e coinvolgente rendono questo libro un’esperienza di lettura unica. Saramago ci regala anche una grande dose di umorismo, che rende il libro ancora più piacevole da leggere nonostante il tema serio.
In definitiva, Cecità è un libro che non può mancare nella libreria di ogni appassionato di libri e che ci invita a riflettere sulla nostra umanità e sulla società in cui viviamo.
Biografia di José Saramago, autore di Cecità
José Saramago è stato uno degli scrittori più importanti e influenti della letteratura portoghese e mondiale. Nato in un piccolo paese vicino a Lisbona nel 1922, Saramago ha trascorso la maggior parte della sua vita a viaggiare e a scrivere, trascinando con sé la sua famiglia in numerosi paesi del mondo.
Dopo aver lavorato come giornalista per diversi anni, Saramago ha iniziato a dedicarsi alla scrittura a tempo pieno nel 1970. Il suo primo romanzo, “Terra di peccato”, è stato pubblicato nel 1947, ma è stato solo con “Memorial del convento” (1982) che ha ottenuto il successo internazionale.
Saramago ha viaggiato molto nel corso della sua vita, spostandosi da un continente all’altro. Nel 1950, insieme alla moglie, si trasferì in Francia dove trascorsero alcuni anni. Nel 1960, la coppia si trasferì in Spagna, dove Saramago lavorò come traduttore e scrittore per la televisione. Nel 1975, la famiglia si trasferì in Germania per un breve periodo, prima di tornare in Portogallo.
Ma Saramago non si fermò qui. Nel 1980, si trasferì nuovamente in Spagna e poi in Italia nel 1992. In entrambi i paesi, Saramago scrisse alcuni dei suoi libri più importanti, tra cui “L’uomo duplicato” e “Il vangelo secondo Gesù Cristo”.
Nel 1998, Saramago ricevette il Premio Nobel per la letteratura, diventando il primo scrittore portoghese a ricevere questo prestigioso riconoscimento. Questo premio riconobbe la sua abilità di creare opere che “aprono gli occhi e ci fanno vedere il mondo sotto una luce nuova”.
Saramago morì nel 2010, ma il suo impatto sulla letteratura mondiale continua a essere sentito. La sua abilità di utilizzare la scrittura come mezzo per esplorare questioni sociali e politiche è stata un’influenza duratura per numerosi scrittori e pensatori.
In conclusione, José Saramago è stato uno scrittore straordinario e un viaggiatore incallito. Le sue opere ci hanno mostrato il mondo in una luce nuova e la sua vita è stata una testimonianza dell’importanza di esplorare il mondo che ci circonda. Speriamo che la sua eredità continui a ispirare gli appassionati di viaggio e di letteratura in tutto il mondo.